I resti scheletrici umani: dallo scavo, al laboratorio, al museo

Pubblicato il 06/06/2022

Argomento Catalogazione

L’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA) e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) hanno lavorato congiuntamente, a partire dal 2019, ad un documento di indirizzo sulla gestione dei resti scheletrici umani di interesse culturale. Antropologi e archeologi hanno lavorato fianco a fianco, al fine di evidenziare il potenziale informativo allo stesso tempo biologico e culturale di questo particolare tipo di reperto la cui conoscenza permette di chiarire stile di vita, stato di salute, mobilità delle popolazioni che hanno abitato il nostro territorio nel passato.

Il gruppo di lavoro, convocato con nota ICCD prot. 1312-P 09/08/2019, coordinato da Paola Francesca Rossi, Alessandro Riga, e composto da Valeria Acconcia, Maria Giovanna Belcastro, Luca Bondioli, Maria Letizia Mancinelli, Giorgio Manzi, Mauro Rubini, ha raccolto all’interno di una pubblicazione al servizio di coloro che operano nel campo della tutela dei beni culturali le ‘buone pratiche’ da osservare nel trattamento e nella gestione dei resti scheletrici umani di interesse archeologico che devono essere studiati, tutelati e valorizzati.

I resti scheletrici umani: dallo scavo, al laboratorio, al museo”, questo il titolo della pubblicazione che verrà presto resa disponibile, si rivolge a chi si occupa della gestione del Patrimonio Culturale e contiene indicazioni utili a rendere omogenee sull'intero territorio nazionale le pratiche di base di conservazione dei reperti e anche indicazioni su come meglio rapportarsi agli Enti responsabili della tutela e valorizzazione del Patrimonio. Il documento contiene informazioni di natura tecnica, procedurali ed etiche utili per chi si trova ad affrontare il recupero, la conservazione, la tutela, lo studio scientifico e la valorizzazione di tali resti, la loro movimentazione sul territorio, le procedure di analisi e ricerca, le autorizzazioni normative, l’eventuale musealizzazione.

Si tratta di un documento prezioso che intende offrire una visione coerente e condivisa tarata sul giusto equilibrio tra ricerca e tutela, un documento incentrato sui metodi e le tecniche di indagine su questo speciale ‘archivio biologico’, al fine di fornire spunti per un agire corretto della gestione di resti umani con una finestra sulle più recenti applicazioni scientifiche anche in previsione di futuri sviluppi tecnologici che potranno aiutare a meglio indagare una parte integrante del patrimonio storico e culturale del Paese.

Indice della pubblicazione.