Le Lieure

Anno Acquisizione:
1995, 1997
Soggetto prevalente:
Palazzo del Quirinale - Vedute
Settore:
Gabinetto fotografico nazionale
Estremi cronologici:
1850-1910
Consistenza accertata:
1154
Parole chiave:
Italia - Estero - vedute

La collezione Le Lieure, costituita da 1.154 tra stereoscopie su vetro colorate a mano e diapositive, è pervenuta nel 1995 e 1997 all’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione attraverso l’acquisizione diretta da una discendente di Henri Le Lieure de L’Aubepin (Nantes, 1831 - Roma, 1914), fotografo francese e titolare di un importante studio fotografico attivo a Torino dal 1861 e a Roma dal 1870. In totale le stereoscopie sono 1.081 del formato 8,5x10 e 73 sono diapositive non stereoscopiche 8.5x10.

La collezione di stereoscopie Le Lieure è assai variegata. Molti gruppi importanti, come la serie del Quirinale, le vedute di Campo dei Fiori e le scene di genere, sono quasi certamente opera del suo stesso studio. Ma Le Lieure comprò anche grandi quantità sia di negativi che di positivi stereoscopici in vetro, che venivano trattati in studio: i positivi venivano dipinte a mano con colori all’anilina, sul retro veniva applicata una lastra di vetro, e infine si completava la stereoscopia suggellandola su tutti e quattro i lati. Due grandi gruppi di stereoscopie furono comprati da due importanti ditte fotografiche europee. Ambedue erano a Parigi ed erano specializzate nella produzione di stereoscopie all’albumina su vetro: una era la più nota produttrice di immagini di questo tipo, Ferrier & Soulier e successori, Moisè Léon e Isaac Lévy, e dopo il 1872-1873 senza Léon; l’altra era la ditta “J. Lachenal et L. Favre et Cie.”

Le lastre acquistate da queste due fonti - Ferrier/Soulier/Lévy e Lachenal & Favre - costituiscono all’incirca i due terzi della collezione.

Malgrado la fama di Le Lieure sia stata legata, specie durante la sua vita, quasi esclusivamente alla ritrattistica, pressoché assente nel fondo, i paesaggi urbani del fotografo, qui presenti, mostrano il passaggio dalla veduta architettonica di tipo monumentale e documentativo ad una veduta paesaggistica che contiene un’opera di architettura.

Tali stereoscopie, colorate a mano nel suo studio, unite a quelle di soggetto romano realizzate da lui stesso e corrispondenti a circa un terzo del fondo complessivo, compongono una raccolta di grande importanza storica che rispecchia il gusto dell’epoca.

La produzione di Le Lieure dimostra interesse per le scene di genere, per gli avvenimenti cittadini e le parate, nonché per le variazioni del paesaggio, indotte dalla costruzione di ponti, dall’intensificarsi delle linee ferroviarie e in genere dal progresso tecnologico legato al mondo dell’industria. Un tema, particolare è rappresentato dai tableaux vivants, ripresi in occasione di piccoli spettacoli teatrali estemporanei, spesso organizzati in case signorili ed aristocratiche.

Da ricordare che programmazioni di immagini stereoscopiche venivano alternate a proiezioni cinematografiche nella sala di via del Mortaro a Roma, dove Le Lieure aveva aperto (1896) quello che si deve considerare il primo cinematografo italiano. Se quindi il cinematografo “muoveva” l’immagine altrimenti fissa, la stereoscopia rendeva al massimo l’evidenza visiva della tridimensionalità.

Nella sua lunga attività Le Lieure non trascurò la fotografia istantanea. Esemplari in questo senso sono le fotografie da lui eseguite nel 1890 per l’apertura a Montecitorio della XVII Legislatura; quelle per l’inaugurazione del monumento equestre a Giuseppe Garibaldi nel 1895; quelle per l’inaugurazione del monumento a Cavour nel 1895; quelle per le nozze del principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia con Elena del Montenegro nel 1896; o quelle per i funerali di Umberto I tenuti a Roma nell’agosto del 1900; o quelle infine, del maggio 1903 durante la visita a Roma di Guglielmo II, Imperatore di Germania.

Una delle parti più importanti del fondo è costituita dalle stereoscopie che documentano il nuovo decoro dato agli Appartamenti Imperiali del Quirinale in occasione della seconda visita dell’imperatore di Germania a Roma nel 1893.

Dopo l’acquisizione è stato eseguito il restauro delle stereoscopie ed è stata curata la complessa operazione di riproduzione in diacolor delle medesime immagini.

Bibliografia di riferimento

Il mondo in stereoscopia: Henri Le Lieure fotografo e collezionista / a cura di Gabriele Borghini - Napoli : Electa Napoli, 1996 - Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 1996-1997

Relazione sul restauro conservativo del fondo Le Lieure, in "MA.FO.S. comunicazioni", Roma, marzo 2002

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