Viggiano
- Anno Acquisizione:
- 1976
- Soggetto prevalente:
- Sassi e chiese rupestri di Matera
- Settore:
- Gabinetto fotografico nazionale
- Estremi cronologici:
- 1950-1970 ca.
- Consistenza accertata:
- 315
- Parole chiave:
- Sassi di Matera
Il fondo offre una ricca documentazione dei Sassi e delle chiese rupestri di Matera, realizzata dal fotografo materano Augusto Viggiano, approdato alla fotografia professionale dopo una lunga attività di bibliotecario. Viggiano, fondatore e animatore dal 1973 dell’Archivio del territorio, ha combinato competenze tecniche e conoscenze specifiche negli ambiti disciplinari della storia dell’arte, della demoetnoantropologia, dello studio del territorio e della fotografia.
L’attività del fotografo Viggiano è testimoniata anche da numerose pubblicazioni che raccolgono i suoi scatti ed evidenziano i suoi interessi con una sensibilità rivolta sia alla visione del paesaggio sia alle tradizioni culturali del territorio.
Il fondo fotografico, acquistato dall’ICCD nel 1976/1977 in due tranche, consta di 315 negativi su pellicola nel formato 6x7 cm e delle relative stampe positive nel formato 18x24 cm.
Viggiano inizió a fotografare i Sassi, in un’epoca in cui non era ancora stato ultimato lo sfollamento, documentando gli ultimi scampoli di vita d’una città allora morente.
Le immagini del fondo, esclusivamente in bianco e nero, offrono una visione dei Sassi di Matera deserti, nella fase di completo abbandono compresa tra lo sfollamento ordinato per ragioni igienico-sanitarie negli anni Cinquanta (in esecuzione della “Legge speciale per il risanamento dei Sassi”, n. 619 del 1952) e il recupero urbanistico avviato alla fine degli anni ’70 e culminato nella valorizzazione odierna.
Tappa di rilievo, nelle vicende degli ultimi decenni, è stata l’inclusione dei Sassi e delle chiese rupestri di Matera nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, avvenuta nel 1993.