20° Corso di specializzazione per Addetto al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Settore
Catalogazione
Tipologia
Formazione presso altri Enti
Anno
2020
Data inizio
09/11/2020
Data fine
03/01/2021
Luogo e sede di svolgimento
Roma, Sala Ciotti, Caserma Lamarmora
Enti organizzatori
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con il Segretariato Generale - MiBACT

Corso

L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Presentazione di Elena Plances 

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La presentazione fornisce un quadro sintetico ma, si spera, esauriente dell’Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione, della storia e del ruolo che ICCD riveste; delle relazioni che intrattiene con gli altri enti del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo che agiscono nel processo di catalogazione; delle modalità di composizione del Catalogo nazionale articolato territorialmente (Intese, interoperabilità e web dei dati).

Le funzioni e le attività esercitate sono inquadrate nelle due aree che qualificano l’azione dell’Istituto: la Catalogazione e la Fotografia sulle quali si concentrano progetti di Ricerca, Formazione e Comunicazione.

Dei processi di catalogazione si illustrano, a larghe linee, gli strumenti di regolazione, di produzione e diffusione. Lungo le tracce più significative la presentazione accenna alle funzioni di omologazione che trovano nelle metodologie catalografiche gli standard in grado di strutturare omogeneamente le conoscenze legate al vasto e articolato patrimonio nazionale, di raccoglierle sistematicamente in SiGECweb, o in altri sistemi territoriali, e di diffonderle attraverso il sito pubblico: Catalogo generale dei beni culturali. Di forte impegno e attualità i progetti legati al semantic web.

Per quanto riguarda la Fotografia si illustra la struttura articolata in Archivi di fruizione e di deposito delle collezioni storiche di positivi, negativi, lastre etc. Si tratta del patrimonio conservato nel Gabinetto Fotografico Nazionale,e nella Aerofototeca nazionale con fotografie aeree e altri materiali che ne arricchiscono le collezioni. 

Particolare attenzione è rivolta ai tanti progetti di Fotografia contemporanea che allargano lo sguardo arricchendo le collezioni dell’Istituto con nuove fotografie realizzate da artisti chiamati a esporre le loro opere in ICCD.

Forte la vocazione dell’Istituto alla informatizzazione e ai prodotti che ne derivano: siti tematici; GIS e altro attraverso i quali con maggiore efficacia si realizza e comunica la missione istituzionale di ICCD.

 

Il sistema degli standard catalografici ICCD 
Presentazione di Maria Letizia Mancinelli

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La presentazione fornisce un inquadramento di carattere generale del sistema degli standard elaborato dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione: un insieme di regole e strumenti per attuare la catalogazione secondo criteri omogenei su tutto il territorio nazionale. L’adozione di pratiche e metodologie comuni costituisce, infatti, il presupposto necessario per la condivisione delle informazioni fra i molti soggetti (pubblici e privati) che operano nel settore dei beni culturali, per realizzare il catalogo del patrimonio previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D Lgs 42/2004 e s.m.i., art. 17).

Per i beni (mobili, immobili e immateriali) che afferiscono al patrimonio archeologico, architettonico e paesaggistico, storico artistico e demoetnoantropologico, l’Istituto ha definito appositi modelli catalografici, per l’acquisizione dei dati secondo modalità funzionali alla gestione informatizzata, e strumenti terminologici, per l’omologazione dei linguaggi. Ad oggi si contano 30 diverse tipologie di schede di catalogo, impostate secondo una logica fortemente unitaria e coerente. Ogni tracciato, predisposto con lo scopo di porre in evidenza la valenza culturale di una certa tipologia di bene, contiene informazioni amministrative, descrittive, tecnico scientifiche, storico critiche, geografiche e di contesto, che consentono di porre in relazione il bene con il territorio e con gli altri beni, secondo una prospettiva spazio temporale; il tutto corredato da una o più immagini e da altri eventuali documenti (grafici, audio, video, fonti, bibliografia, ecc.).

Nelle schede, per ciascun bene culturale catalogato, viene registrato il codice che lo identifica univocamente a livello nazionale e che rappresenta il punto di riferimento dell’intero processo di produzione, verifica, aggiornamento, interscambio, pubblicazione e diffusione dei dati. Tale processo, gestito dall’ICCD a livello centrale mediante il SIGECweb - Sistema Informativo Generale del Catalogo, prevede una sequenza di fasi rigorosamente controllate, alle quali partecipano enti riconosciuti ed accreditati, distribuiti sull’intero territorio nazionale: in questo quadro operativo, l’adozione e il rispetto degli standard costituiscono garanzia per la realizzazione di una banca dati di qualità e quindi di un “catalogo del patrimonio” di qualità, al servizio dell’amministrazione, della comunità scientifica e della collettività.

Sul sito istituzionale, nella sezione dedicata agli standard catalografici, è possibile trovare la documentazione sui principi di metodo e sulle varie tipologie di strumenti (schede di catalogo, vocabolari, ecc.), con le indicazioni di dettaglio per la loro applicazione.

 

Introduzione al Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGECweb)
Presentazione di Antonella Negri

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L’intervento si pone l’obiettivo di presentare gli elementi principali che caratterizzano il Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGECweb) e il suo funzionamento.

Il SIGEC è lo strumento con il quale l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) - in qualità di referente istituzionale per la programmazione, l’elaborazione metodologica e la pianificazione dei progetti e delle attività connessi alla catalogazione del patrimonio culturale italiano - coordina e gestisce l’intero processo di catalogazione dalla produzione e gestione degli oggetti catalografici alla loro pubblicazione sulla piattaforma di consultazione.

Il SIGEC è dal 2012 una piattaforma web based (SIGECweb), che permette di gestire in tempo reale il Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico nazionale e i flussi ad esso connessi.

L’accesso al SIGECweb avviene attraverso un qualsiasi navigatore di rete (browser) e non è condizionato da configurazioni hardware o software. L’accesso è consentito agli utenti registrati che siano associati ad un Ente accreditato. Le operazioni che l’utente può svolgere all’interno del sistema dipendono dal ruolo che riveste nel processo della catalogazione. Per tale motivo il sistema prevede i seguenti profili: Amministratore, Catalogatore, Verificatore scientifico, Utente di lettura o di consultazione. Il Sistema Informativo Generale del Catalogo prevede le diverse tipologie di flussi relative alla produzione del dato catalografico, gestendo all’interno del SIGECweb tre tipi di campagne/attività: Campagna di nuova catalogazione, Campagna di digitalizzazione, Campagna di revisione.

Il SIGECweb, tramite il complesso sistema di relazioni esistente negli standard catalografici, integra in un unico contesto tutti i dati conoscitivi sui beni, ricomponendo l’unità originaria del patrimonio culturale. All’interno del sistema, per rappresentare e condividere i dati geografici sui beni, è stato implementato un modulo cartografico: il risultato che si ottiene dalla rappresentazione dei beni sul territorio è di grande supporto all’indagine conoscitiva sul patrimonio culturale e, in particolare, all’analisi del “catalogato”: strati di sintesi delle informazioni forniscono mappe tematiche che danno immediatamente l’idea della distribuzione e della consistenza del patrimonio, permettendo poi ricerche di dettaglio sui dati.

Sul sito istituzionale dell’ICCD, nella sezione dedicata al SIGECweb, è possibile trovare dettagli sul sistema e i principali manuali per l’uso.