Aerofototeca Nazionale

Fondi cartografici

Ente Italiano Rilievi Aerofotogrammetrici (E.I.R.A.)

Consistenza accertata (al 16/11/2016)
3713

Estremi cronologici
1912-1975

Anno acquisizione
1980

Soggetto prevalente
Territorio italiano; Asia; Africa; Sud America

Settore
Aerofototeca nazionale

Descrizione

Work in progress

È stato avviato dall’Aerofototeca Nazionale (AFN) il progetto di spoglio, censimento e riordino del proprio fondo cartografico E.I.R.A. I dati qui esposti costituiscono i risultati del I semestre di attività.

Storia

La società E.I.R.A., operativa a Firenze dal 1934 al 1977, nacque come azienda satellite delle Officine Galileo per la sperimentazione di nuove tecnologie all’avanguardia nel campo fotogrammetrico. A partire dagli anni ‘50 la ditta toscana iniziò inoltre a effettuare campagne aerofotografiche su scala nazionale e internazionale e ad avviare con successo una produzione cartografica per conto terzi, raggiungendo competenze leader a livello mondiale in ambito aerofotogrammetrico, topografico e geodetico. L’AFN, dopo il fallimento E.I.R.A nel ‘77, ne conserva ad oggi il fondo aerofotografico, parte delle attrezzature storiche, l’archivio delle commesse e il fondo cartografico, acquisiti da Giovanna Alvisi nel 1980.

Natura del fondo

Il fondo cartografico E.I.R.A. non comprende unicamente carte prodotte dalla ditta fiorentina, bensì anche materiale di altri Enti pubblici e privati, italiani e stranieri, particolarmente attivi nel settore dell’editoria cartografica novecentesca (che costituiscono strumenti di lavoro). Ne sono pregevoli esempi due carte geografiche edite dalla Consociazione Turistica Italiana negli anni ‘40 (Figg. 1-2) e alcune carte realizzate tra gli anni ‘10 e gli anni ‘50 dall’Istituto Geografico De Agostini e dallo Stabilimento Luigi Salomone (Figg. 3-6). La cartografia E.I.R.A., per quanto ammonti a migliaia di documenti censiti (Figg. 7-10) e pur essendo ben più preponderante per numero di copie rispetto alla cartografia non E.I.R.A., è tuttavia rappresentata da qualche centinaia di carte. Questo dato, oltre a riflettere l’esistenza di più stock di medesimi pezzi, rispecchia l’articolata stratificazione delle diverse fasi di lavorazione per la stesura cartografica: bozze, prove di stampa, prove di colore, varianti e versioni definitive (Figg. 11-12), testimonianze uniche della filiera produttiva e dell’archivio d’impresa E.I.R.A.

Le carte geografiche

Nel fondo archivistico vi è un consistente nucleo di carte geologiche (Figg. 13-15); in discreta misura sono presenti anche altri tematismi cartografici, tra cui carte della vegetazione, carte pedologiche, piante topografiche, carte di utilizzazione del suolo, carte idrogeologiche e un buon numero di carte aeronautiche (Figg. 16-21). Una cospicua parte di quest’ultime, in particolare, costituisce un interessantissimo lotto di cartografia estera, realizzata dall’Aeronautica Militare USA negli anni ‘50 e ‘60, dunque in piena Guerra Fredda, e rappresentante territori del Vicino - Medio Oriente, dell’Asia centrale e del Nord Africa (Figg. 22-26). Altre carte, di ragguardevole valore storico-documentale, fanno parte inoltre di specifiche serie cartografiche relative a vari Paesi extraeuropei del Terzo mondo o in via di sviluppo, tra i quali figurano Iran, Siria, Tanzania, Senegal, Mauritania e Argentina (Figg. 27-31). Trattasi di cartografie derivate da restituzioni aerofotogrammetriche della società E.I.R.A. negli anni ‘60 e ‘70 e realizzate per la definizione di piani di gestione e di sviluppo territoriale nel quadro di cooperazioni internazionali.

a cura di Simone Ardizzi