A che serve volare. Nove incontri informali in Aerofototeca Nazionale. 19 ottobre 2017-22 giugno 2018

Pubblicato il 19/10/2017

A che serve volare.
Nove incontri informali in Aerofototeca Nazionale.
19 ottobre 2017-22 giugno 2018
ICCD, Via di San Michele 18, Roma 

Eugenio Turri, uno dei più grandi geografi italiani, diceva che “la Terra appare veramente dall’aereo, come il grande teatro in cui gli uomini recitano la loro avventura”. Dall’alto è possibile vedere in ampiezza, capire meglio lo svolgersi di tanti fenomeni, cogliere i nessi esistenti tra punti differenti del pianeta, constatare quanto l’uomo e la stessa natura continuamente fanno per cambiare la realtà su cui noi poggiamo i piedi.

L’Aerofototeca Nazionale è, dal 1959, il maggior archivio civile di immagini aeree dell’Italia, che abbracciano un arco di più di un secolo di storia e di trasformazioni. Come molti archivi culturali italiani è da un po’ di tempo in sofferenza, soprattutto per il mancato ricambio generazionale dei suoi addetti. Il rischio è che interi settori di conoscenza vadano a perdersi, che lo straordinario potenziale informativo che possiedono le immagini del territorio pian piano impallidisca fino a svanire.

E allora, ci siamo detti, proviamo a ricordare a noi stessi e alle persone in mezzo a cui viviamo che cosa vuol dire vedere dall’alto il territorio italiano, ma non solo. Cerchiamo di far capire perché un archivio con milioni di fotografie aeree è davvero importante, e soprattutto utile.

Questo primo ciclo di nove incontri, volutamente informali, non per addetti ai lavori ma davvero rivolti a chiunque abbia anche solo un briciolo di curiosità, ci spiegherà proprio questo. Guardare dall’alto serve per fare storia, per controllare e anche dominare il territorio, per capire fino in fondo i danni spaventosi che può arrecare la guerra, per capire come funzionano le cose su questo pianeta, nel bene e nel male: serve per essere utile a un’infinità di attività, di progetti, di idee.

A che serve volare? Ce lo racconteranno, attraverso alcuni dei tanti aspetti possibili della lettura della Terra dall’alto, alcuni tra i migliori archeologi e topografi, esperti di foto con l’aquilone, titolari di storiche società italiane di fotografia aerea, esperti di ricostruzioni 3D, ufficiali delle Forze Armate italiane e curatori di archivi storici Alleati della II guerra mondiale. Tutti pienamente convinti che saper leggere e interpretare quello che si vede dall’alto è fondamentalmente utile per vivere meglio.

Scarica la brochure degli eventi

Primo incontro, 19 ottobre 2017, ore 17

Un archeologo con le ali. Uno sguardo dal cielo per scoprire il passato

Ne parla il prof. Giuseppe Ceraudo, Università del Salento – Lecce, Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio di "Topografia antica e Fotogrammetria". 

Scarica la locadina dell'evento